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Alpe sVeglia!

Dodici anni, sono dodici anni che non saliamo all'Alpe Veglia. E' passato tanto tempo, era quasi un'abitudine fare una capatina almeno una volta l'anno su nel pianoro ai piedi del Leone, abitudine alla quale abbiamo rinunciato per troppo tempo. Pronti a rimediare, in questa torrida estate 2015, il ritorno è d'obbligo. 

Bentornati Laura e Valerio! Cianciavero, Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.

Nell'altra Torrida estate, quella del 2003 - 12 anni fa appunto - scendavamo dal passo del Valtendra, dopo una notte insonne trascorsa nei prati di Ciamporino e uno svalico "rocambolesco" dalla Sella per l'alta Val Bondolero, fin al passo del Valtendra appunto. Questa volta niente esperimenti, passiamo da San Domenico e sfruttiamo la seggiovia di Ciamporino, quindi il bel sentiero in mezza costa dritto dritto per l'Alpe Veglia. Con questo ottimo proposito, arriviamo a San Domenico, cerco parcheggio ... trovo un cantiere. Cribbio, dove ho imparato a sciare nei '70, dove ho fotografato i cani da slitta nei '90, adesso c'è un autosilo e tre mastabe di cemento armato, 5 piani di tubi Innocenti avvinghiati ad altrettante solette. Sorgerà un hotel di lusso con Spa, 200 posti letto, tanti bei posti di lavoro, tanti bei posti auto: mi si conceda qualche perplessità.
Siamo a metà Agosto alta stagione estiva. In pianura fa caldo da svenire, ma qui a San Domenico non c'è ressa per saltare sui ribaltabili della funicolare. Mi guardo in giro e vedo tanti, ma proprio tanti, scuri chiusi, persiane abbassate. Le seconde case di San Domenico, gli appartamenti nelle palazzine basse, sono a mezzo servizio ("mezzo" ad essere ottimisti). Si sì, qui è pensato tutto nell'ottica dell'inverno, degli sci e della tavola. Va bene ok, io però mi ricordo degli splendidi pomeriggi di Gennaio a giocare a carte al bar perchè fuori la tormenta soffiava così forte da non stare in piedi, e non parlo del piano al Rifugio 2000, parlo della piazzola del parcheggio, parlo della pista baby dove ora sorge il cantiere edile. Tanti tanti auguri.

Qui, in questo punto, ho messo per la prima volta gli sci. Adesso si può ... schettinare. San Domenico di Varzo (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED.
Cambiamenti e tracce del passato. Non c'è più la pensione Edelweiss, non c'è più il Leone nella vetrata del bar e non c'è più il larice secolare all'ingresso, ne rimane solo il ciocco della base a raccontarne le dimensioni e qualche vecchio cartello un po' demodè a ricordarci che ci sarebbe anche la Natura tutto intorno. San Domenico di Varzo (VB) - Agosto.  Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED.
Seggiovie San Domenico - Ciamporino. San Domenico di Varzo (VB) - Agosto.
Sul sentiero da Ciamporino all'Alpe Veglia. Alta Val Cairasca (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.
Da Milano e dall'Olanda verso l'Alpe Veglia. Alta Val Cairasca (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.
Colpo d'occhio sulla strada impervia che collega l'Alpe Veglia a Nembro attraverso la Gola del Groppallo. Alta Val Cairasca (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.

Saliamo all'Alpe Ciamporino. Da qui a Veglia incontriamo ben pochi escursionisti. Forse è per le nuvole che incappucciano il Leone, forse è perchè è giovedì e di giovedì fan male i talloni... boh, fatto sta che quelle poche anime che incrociamo vengono dall'OLANDA (!). La discesa a Veglia da questo lato della gola del Groppallo è piacevole, veloce oltre che panoramica. Dietro di noi lasciamo Ciamporino con i suoi prati e le sue belle piste da sci , il pizzo Diei, a sinistra il Teggiolo e la roccia impennata del pizzo di Valgrande di Vallè. Davanti compare già la conca dell'Alpe. Nella luce cupa della tipica giornata "sfigata" di mezza estate, Veglia è bello uguale. Anche se il Monte Leone nella magnificenza dei suoi 3553m non si degnerà di tirar fuori la testa dalle nubi, questo luogo non perde, ai nostri occhi, una stilla del fascino tutto particolare che lo contraddistingue.

Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.
Rifugi e alberghi vecchie nuovi. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, Nikon D3 ob. Nikon AF-s 105/2.8 Micro, hands hold.
Il Vecchio albergo Monte Leone, semi rinnovato. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.
Il Nuovo Albergo Monte Leone, semi abbandonato. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.

Una gita di un solo giorno a Veglia è poca cosa, lo so bene, in poche ore possiamo giusto bighellonare per la piana. Passiamo davanti al rifugio CAI di Arona, bello affollato come si conviene. Attraversiamo il torrente e scopro una bizzarria. Il vecchio albergo Monte Leone, prima struttura "turistica" di questo Alpe, che vantava quasi duecento anni di attività (a singhiozzo) è ... cambiato. E' stato ristrutturato per metà, l'altra metà è in vendita, così dice il cartello. Va beh, fin qui vien da pensare che son finiti i soldi ecc ecc. Se non che, appena più dietro, ci sarebbe il Nuovo Albergo Monte Leone ed in effetti è ancora lì, ma chiuso, sprangato, e pure in evidente stato di abbandono. Guardo meglio e osservo che la struttura che ricordavo, i locali nei quali vent'anni fa con gli amici ho trascorso serate indimenticabili, sono spariti: non c'è più la veranda! In compenso a destra e a sinistra ci sono strutture recenti, di cui non ho memoria. Sono ampliamenti ben realizzati, edifici solidi costruiti con tutti i crismi. Chiusi, sbarrati. E mi sa che sono in questo stato da parecchio tempo perché i pannelli di compensato e i chiodi di fermo che coprono tutte le finestre, sono ben logori e arrugginiti.
Qui sta succedendo qualcosa: ruderi riattati, edifici nuovi in abbandono, cantieri sospesi. Mi sembrano tutte evidenze di qualche "scaramuccia" di interessi. Spero che le cose possano trovare soluzione anche se non riesco a non pensare che al peggio cioè a edifici abbandonati al declino, divorati dalla neve e dall'acqua come di là del passo del Valtendra se ne può ammirare un fulgido esempio nell'Albergo Cervandone. 

Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.
La lingua del ghiacciaio del Monte Leone, Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 200-400/4 VR II, hands hold.
Un gregge di pecore su per i prati dell'Aurona e offerta casearia di prima qualità dell'azienda De Giuli. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 200-400/4 VR II e Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.

Con un senso di spiacevole imbarazzo lasciamo la piana di Veglia. Fortunatamente incontriamo qualcuno in grado di spazzar via cattivi presagi e pensieri. Una dozzina di mucche, i pastori, un pickup fermo a bordo strada e due gentili signore di Amburgo (!) ci invitano ad assaggiare i loro prodotti caseari freschi freschi appena fatti. Il latte ancora caldo, un primosale spettacolare, una ricotta buona da svenire. L'azienda De Giuli ci tiene, perbacco se ci tiene, a far conoscere il frutto del suo lavoro. Pronti, avete trovato quello giusto:

Azienda Agricola De Giuli
Frazione Bisogno 4 CREVOLADOSSOLA (VB)
e-mail: formaggio.alpeveglia@posteo.eu

Ecco, questo è l'essenza dell'alpeggio, dell'Alpe; è il lavoro antico dell'uomo in equilibrio con la natura libera e selvaggia. Vorrei fermarmi qui più a lungo, vorrei tornare su al Lago Bianco, a cercare le marmotte nei pratoni dell'Aurona, salire sulle pietraie del Mottiscia o perder ore a inseguire un rampichino tra le cortecce dei larici secolari del Pian du Scricc. Ma non si puo', non questa volta almeno. L'Alpe Veglia, malgrado bizzarri malesseri edili, è ancora un'angolo fiabesco delle Alpi Occidentali, e mi auguro che si conservi così com'è per il più lungo tempo possibile.


Un segno di buon auspicio: il ritorno del Picchio Nero firmato nel legno di Larice. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D800, ob. Nikon AF-s 17-35/2.8 ED, hands hold.


Cooccodè. Alpe Veglia (VB) - Agosto.
Nikon D3, ob. Nikon AF-s 105/2.8 VR Micro, hands hold.

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